venerdì 28 settembre 2012

incipit, incipit, incipit e ancora incipit

sto scaricando, e leggendo, incipit come se non ci fosse un domani.
ecco altre recensioni. il link del titolo riporta all'edizione cartacea acquistabile su amazon.

LE EMOZIONI DIFETTOSE - Laurie Halse Anderson: è un libro per giovani adulti che desideravo leggere da molto tempo. ma questo incipit non mi ha catturata particolarmente, anche se in queste prime pagine si entra nella testa di una protagonista in conflitto tra la se stessa buona e la se stessa cattiva. e non è male come idea.

NIENTE - Janne Teller: dalle recensioni che ho letto in giro pare che sia un libro drammaticissimo, con dei ragazzini che fanno cose tremende (nella mia testa si è creato un collegamento con "dei bambini non si sa niente"di simona vinci, ma non so se c'entri davvero). nell'incipit c'è questo ragazzino che dice che la vita non ha senso e non vale la pena di esistere, e per questo si arrampica su un susino e resta lassù. incipit efficacissimo, questo lo comprerei.

PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI - Luigi Garlando: del testo c'è poco. è un romanzo per ragazzi ispirato alla storia di giovanni falcone. purtroppo l'estratto contiene quasi solo l'introduzione scritta dalla sorella di falcone. pare che nel testo il protagonista, che appunto si chiama giovanni, decida di ribellarsi al bullo della scuola ispirato dalla storia di falcone che gli viene raccontata dal padre.

DIVERGENT - Veronica Roth: romanzo distopico per giovani adulti. le premesse sono buone, anche perché l'estratto permette di leggere parecchio e di entrare già nella vicenda. in rete se ne dice molto bene per cui comprerei anche questo.

CON TE FINO ALLA FINE DEL MONDO - Nicholas Barreau: l'ho letto perché è tra i più venduti su amazon. bello l'incipt in cui il protagonista racconta di come quando era adolescente una compagna di classe le abbia spezzato il cuore prendendo in giro la sua lettera piena d'ammmmore parlandone con le amiche. lo so ho un debole per i protagonisti adolescenti, che ci posso fare. credo però che non lo comprerei.

TERRESTRE - Jean-Claude Mourlevat: questo è un incipit folgorante. non so come ho resistito dal comprare questo libro, che credo sarà uno dei prossimi acquisti. anche questo è un romanzo per giovani adulti, in cui nel seguito pare si entrerà in un mondo parallelo. le prime pagine sono state una calamita per me.

SARA' PER SEMPRE - Judit McNaught: è uno dei romanzi rosa più venduti su amazon. e non capisco perché. lo stile è pesante, pieno di aggettivi e di "assai", forse per rendere l'ambientazione ottocentesca. detto questo, non lo comprerei mai!

COME INCIAMPARE SUL PRINCIPE AZZURRO - Anna Premoli: su amazon costa solo 99 centesimi e oggi è il quarto libro nella classifica degli ebook più venduti. è un romanzo chick lit dal tono ironico e graffiante. è pubblicato dalla Narcissus Self Publishing cui credo dedicherò un post a parte.

martedì 25 settembre 2012

recensioni di incipit

l'ho detto che con il kindle posso leggere estratti di tutti gli ebook che potrei comprare in forma integrale? e quindi eccomi trasformata in lettrice incallita di incipit.

qui sotto gli incipit che ho letto e quello che ne penso:

101 MODI PER RICONOSCERE IL TUO PRINCIPE AZZURRO - Federica Bosco: il tono è brioso, i consigli sembrano di buon senso. il titolo promette quello che mantiene, almeno nelle prime pagine. a me non serve, perché non ho bisogno di un principe azzurro ma di un compagno di vita. i cavalli mi fanno schifo perché hanno un brutto muso e puzzano e diffido dai baci di vero amore.

A PROVA DI BABY - Emily Griffin: questo l'avrei comprato. l'incipit è folgorante: parla di una trentenne che non vuole avere figli (cioè parla di me!). l'ho iniziato pensando fosse un saggio (perché era le letture consigliate in mezzo ad altri saggi), invece è un romanzo chick-lit. dai commenti di anobii pare di capire che ovviamente lei avrà dei bambini. mi è quindi passata la voglia di comprarlo.

COSA INDOSSARE CON UN CUORE SPEZZATO - Samia Murphy: il titolo è carino. l'incipit non mi ha catturata. anzi sì, il primissimo capitolo con protagonisti quindicenni l'ho adorato. poi si passa all'età adulta della protagonista che si occupa di moda. e il mio interesse è morto.

BEBE' A COSTO ZERO - Giorgia Cozza: interessante. consiglia come e quanto comprare in vista dell'arrivo di un figlio. è un punto di vista molto vicino al mio modo di vivere francescano. ovvero: comprare il meno possibile, spendendo il meno possibile, facendosi prestare il più possibile. molto consigliato.

FATE I BRAVI! (0-3 ANNI) - Lucia Rizzi: l'autrice è tata lucia, protagonista del programma sos tata (in onda su la7), uno dei miei preferiti in assoluto. il tono è un po' palloso però magari i contenuti non sono male. quello che ho letto è solo una lunga introduzione che si sarebbe potuta saltare.

LE ETA' DI LULU' - Almudena Grandes: è un romanzo erotico con un incipit che arriva subito al sodo. la protagonista si masturba guardando un film porno in cui ci sono in scena due uomini e una donna. c'è la descrizione di una scena di sodomia. il romanzo è un best seller di parecchi anni fa, ne è stato fatto un film, è tradotto in decine di paesi.

L'ETA' DEI MIRACOLI - Karen Thompsons Walker: interessante. la protagonista undicenne racconta il giorno del rallentamento. il giorno del rallentamento è il giorno in cui è stato annunciato dai media che il moto di rotazione terrestre ha subito appunto un rallentamento che implica un allungamento delle giornate. non se ne conosce la causa e se ne temono le conseguenze sulla flora, la fauna, il livello degli oceani, la vita umana sulla terra.

QUELLO CHE LE MAMME NON DICONO - Chiara Cecilia Santamaria: incipit brillante. la protagonista si ritrova incinta a 27 anni, quando l'ultima cosa che vorrebbe è un bambino. questo libro nasce dal blog machedavvero. regalato a due future mamme entrambe ne sono state contente.

M'AMMAZZA - Camila Raznovich: questo lo comprerei. l'autrice è presentatrice televisiva. ha condotto di recente su la7 un programma sulla maternità e la genitorialità. si chiamava, mi pare, mammamia. e tra le ospiti c'era anche elasti, del blog nonsolomamma. dato che lei di figli ne ha due, il tono dissacrante delle pagine che ho letto mi puzza un po'. (ho letto i commenti di anobii e non lo comprerei, pare che i problemi di mamma camila siano un po' diversi da quelli delle mamme normali, dato che la suddetta ha una nonna a tempo pieno e si può permettere una tata per otto ore al giorno)

lunedì 24 settembre 2012

muoio dalla voglia di vederti - aidan chambers (traduzione di beatrice masini)

un aspetto che vivo in modo problematico, rispetto al kindle, è che ti permette di leggere gli incipit di tutti i libri che potenzialmente potresti comprare. per cui sabato, per curiosità, mi sono letta l'incipit di "muoio dalla voglia di vederti".
era così brillante, mi ha incuriosita al punto, che alla fine dell'incipit ho pensato "muoio dalla voglia di comprarti". per cui ho posato il dito su compra (perché il mio kindle è touch) e senza necessità di ulteriori conferme il libro era già nel mio kindle, pronto per essere letto, tutto intero.
(a dir la verità diceva "hai acquistato per errore? annulla l'ordine" ma a quel punto non me la sono sentita.)
così, in un pomeriggio, me lo sono letta tutto d'un fiato.
e confermo i pregiudizi superpositivi che avevo sull'autore: aidan chambers è un grande! ok, danza sulla mia tomba mi era piaciuto forse di più, ma che importa. questo è bellissimo.



"credo che non esista modo migliore per conoscere qualcuno che leggere ciò che scrive. anche se vivessi con la persona che amo vorrei comunque scriverle di continuo, e che lei scrivesse a me"

"non ho mai capito perché i lettori siano così influenzati dall'incontro con gli scrittori. da lettore è l'ultima cosa che desidero. nella mia esperienza quasi tutti gli scrittori di libri che hai ammirato sono deludenti come persone. come può essere altrimenti? se hanno un senso come scrittori, il meglio di loro deve trovarsi nei loro libri"

sabato 22 settembre 2012

fish tank

ho visto il meraviglioso film tomboy (la storia di una ragazzina di dieci anni che quando si trasferisce con i genitori fa credere ai nuovi compagni di giochi di essere un maschio, fino a quando non c'è più modo di nascondere la verità).
imdb (il database internazionale dei film) suggeriva a chi avesse apprezzato tomboy di vedere fish tank. lo presentavano come la storia di una ragazza la cui vita cambia quando la madre trova un nuovo compagno.
pensavo a un film piuttosto innocuo, di litigate madre e figlia e prese di coscienza sul diritto dei genitori di essere felici. invece è un film durissimo.
mia, la protagonista, è una ragazza tosta, sola, che se ne frega di dover andare a scuola, che ama ballare la break dance, che si ubriaca, che scavalca recinzioni e cerca di liberare un cavallo incatenato.
la madre è la tipica "gnocca senza testa", che la dà e la sdà con la leggerezza di una farfalla. è così attenta alle sue figlie da dire a mia "sai che ti volevo abortire, avevo già preso l'appuntamento".
sullo sfondo, una grigissima periferia degradata.
un po' mi sta sulle scatole che le ragazze come mia vengano sempre inserite in famiglie sfasciate, case popolari e contesti sociali marginali,
(vedi la protagonista del romanzo numbers di rachel ward - piemme) come se solo a loro fosse permesso di vestirsi e comportarsi in quel modo.
possibile che nelle famiglie "normali" che vivono in zone della città "normali" non si trovino protagoniste di carattere e storie durissime?

mercoledì 19 settembre 2012

l'arte di mettersi lo smalto

per completare il mio nuovo look tutto azzurro ho deciso di comprarmi uno smalto per le unghie dello stesso colore.
non ho ancora trovato lo smalto azzurropillin che cerco, ma ieri, vagando per internet, mi sono detta: perché non guardare un tutorial per vedere come si fa, e arrivare preparata al grande giorno (quello in cui per la prima volta mi dipingerò le unghie)?
e quindi ho trovato un video con oltre quarantamila visualizzazioni dal titolo "come applicare lo smalto senza sbavare". un video lungo la bellezza di sei minuti e quarantasei secondi.
accidenti, ho pensato, che ci sarà mai da dire sul mettersi lo smalto? non basta aprire la boccetta, intingere il pennellino e passarlo sulle unghie?
macché. questo primo video è solo la parte uno e non si parla affatto di come mettersi lo smalto, ma di come vadano curate le mani, e limate le unghie, e idratata la pelle attorno all'unghia e tolte le cuticole.
a quel punto segue la parte due, della durata di sette minuti e quattordici secondi, in cui finalmente viene spiegato come mettere lo smalto.
il segreto numero uno è tenere il gomito ben fisso, è ovvio che con il braccio volante la mano tremi e il risultato ne risenta.
il segreto numero due è tenere a portata di mano un bastoncino cotonato imbevuto di solvente con cui correggere eventuali sbavature.
il segreto numero tre è non tentare di dipingersi anche la pelle del dito ma lasciare un millimetro vuoto ai bordi.
il segreto numero quattro è non mettere troppo o troppo poco smalto sul pennellino.
e se volete sapere come mettere lo smalto con la mano con cui siete meno abili... vi aspettano altri lunghi minuti di visualizzazione.
mi sa che lo smalto è una roba troppo da femmine.

martedì 18 settembre 2012

piccolo spazio pubblicità

continua il viaggio dei racconti di subway letteratura.
da alcuni giorni, e fino al 5 ottobre, potrete trovare il mio, e gli altri racconti vincitori del concorso, a venezia ai pontili actv di lido, san zaccaria, rialto e piazzale roma.
a mestre gli espositori si potranno trovare al centro culturale candiani.

sabato 15 settembre 2012

posta in arrivo (1)

come anticipato ho postato sul gruppo google azzurropillin l'incipit di uno dei miei romanzi brutti.
se volte leggerlo cliccate qui per scaricare il file in pdf.
l'idea era di scrivere un romanzo epistolare per giovani adulti. una sorta di "ciao tu" (di beatrice masini e roberto piumini) per un target più alto, o una sorta di "le ho mai raccontato del vento del nord" (di daniel glattauer) per un target più basso.
a quanto pare non ha funzionato. (ma vi consiglio di leggere entrambi i libri citati)

venerdì 14 settembre 2012

to link to follow to add

dato che non succede niente degno di nota, ne approfitto per fare un piccolo riassunto dei posti in cui, se volete, mi potete trovare:

twitter: il nick, ovviamente è azzurropillin. ammetto di usare twitter più per leggere gli altri che per scrivere qualcosa di mio, ma nel caso...

il gruppo chiuso su facebook: azzurropillin. per essere ammessi al gruppo bisogna fare richiesta all'amministratore, che sarei io. l'utilità dell'essere parte del gruppo chiuso è che se usate spesso fb riceverete una notifica in tempo reale per ogni aggiornamento del blog, potrebbe risparmiarvi lo stress di venire qui a vuoto. i commenti sono visibili solo agli altri membri del gruppo, per cui l'atmosfera è più raccolta. inoltre, a volte posto contenuti esclusivi. oggi per esempio ho postato una mia foto con la parrucca azzurra.

il googlegroup: azzurropillin anche lui. al momento ci trovate il pdf del racconto "non dirlo a nessuno". prossimamente caricherò gli incipit dei romanzi che ho scritto nel passato e che sono stati già rifiutati da due o tre editori ciascuno.

l'account anobii: azzurropillin neanche a dirlo.


lunedì 10 settembre 2012

ricordi d'infanzia

c'è giulio mozzi, che sta pensando di fare un libro raccogliendo ricordi d'infanzia. c'è tempo fino al 30 settembre per partecipare, e qui trovate le istruzioni in dettaglio.
e così mi sono chiesta: che ricordo d'infanzia manderei?
e questi sono quelli che mi sono venuti in mente:

secondo anno di asilo. siamo in refezione. suor dianora chiede: chi di voi riceve sculacciate dai genitori. io e altri alziamo la mano. e lei dice: voi che avete alzato la mano siete fortunati, vuol dire che i vostri genitori vi vogliono bene.

ultimo anno di asilo. in refezione giochiamo a chi ha il numero più alto in fondo al bicchiere. rompo un bicchiere. suor dianora mi mette in castigo e dice che il giorno dopo ne devo portare uno uguale. lo porto. il bicchiere che porto è l'unico ad avere sul fondo il numero zero.

ho quattro o cinque anni, sono nascosta dietro il pouf di peluche rosso in camera mia. ho fatto qualcuna delle mie marachelle, mio padre mi sta cercando per mollarmi un ceffone. mi faccio piccola piccola dietro il pouf.

è inverno, sono appena nati i coniglietti ma la mamma coniglia per qualche ragione non se ne prende cura come dovrebbe. mia nonna porta i coniglietti in casa e li mette a scaldare nel forno adiacente alla stufa.


venerdì 7 settembre 2012

dare un senso, creare un progetto, capire dove voglio andare

(il titolo di questo post cita in parte il commento della formica scalza al post precedente)


quando due anni e cinque giorni fa sono approdata a vienna, non l'ho fatto per amore del matematico, lasciando in italia tutto per seguire lui. non ho messo in secondo piano me stessa, i miei sogni, i miei affetti con senso di abnegazione. non mi sono annullata per poter rimanere accanto a lui.
l'ho seguito perché quello che avevo in italia, nel momento in cui lui se ne stava venendo a vienna, mi stava stretto e non mi piaceva e non mi soddisfaceva. (guardandolo poi da qui mi sono resa conto che non era così male, ma questo non c'entra.)
dicevo, insomma, che non mi piace essere pensata come quella al seguito, che non ha un obiettivo proprio, che dove la metti sta.
il mio sogno, da quando avevo 12 o 14 anni, è quello di diventare scrittrice. e non sembra vero neanche a me, ma quel sogno ha preso la forma di un progetto vero e realizzabile, ed è ciò che dà senso e indica la direzione.

giovedì 6 settembre 2012

smarrita

vi vedo, che parlate tutti di buoni propositi per il nuovo anno, di ripresa delle attività dopo la pausa estiva, di quotidianità dopo la straordinarietà delle vacanze, di nuovi progetti.
be' qui non freme e non ferve proprio nulla. vacanze non se ne sono viste. le giornate si stanno già accorciando come una vecchia sciarpa, disfatta per recuperarne la lana.
guardo smarrita la poca luce che resta alla fine del giorno e mi sento persa, tradita, abbandonata.
tra 24 giorni sarò di nuovo disoccupata e il sollievo si mescola alla paura del vuoto che mi aspetta dopo, senza assicurazione sanitaria, senza un'attività che mi costringa a uscire di casa e a interagire con della gente, senza un'entrata di denaro fissa che mi dia l'illusione di essere produttiva, senza sapere quando dovremo traslocare di nuovo, e per andare dove, e per quanto tempo.
resto immobile, per non perdermi.
resto immobile, sperando che qualcuno mi trovi e mi indichi la direzione.