giovedì 26 marzo 2015

il massimo della disperazione

ho trovato lavoro: per la quarta estate consecutiva servirò gelati in un posto che sembra uscito dalla mia infanzia: spaghetti gelato, gelato pinocchio o ape maia. avete presente?
il mio nuovo capo si chiama massimo. vorrebbe essere "il massimo del gelato" ma per quanto mi riguarda, al momento, è il massimo della disperazione.
cerca di gestire da solo una gelateria con 12 dipendenti e 50 tavoli all'aperto e proprio non ce la fa. la riapertura dopo l'inverno si sta rivelando una mission impossible per lui, e per me di conseguenza.
mi dice di andare alle 10 del mattino e quando arrivo è tutto chiuso e non c'è nessuno che mi apra la porta.
mi dice che il giorno dopo per me sarà libero e mentre sonnecchio al sole su una panchina mi chiama disperato e mi prega di andare perché l'altro cameriere è impedito e non ce la fanno.
mi dice "tra cinque minuti puoi andare" e dopo un'ora sono ancora lì, morta di fame per aver lavorato 9 ore consecutive senza pausa.
ma le premesse sono buone e, in teoria, quando inizieremo a lavorare a pieno regime e avrò dei turni stabiliti, sarà il lavoro più pagato che abbia mai avuto.
adesso devo solo convincere i miei soliti dolori cervicali che è tutto a posto e aspettare che il massimo della disperazione diventi il massimo del gelato.

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