venerdì 2 settembre 2016

la vicina ideale

sul nostro pianerottolo si aprono le porte di altri tre appartamenti.
uno è quello in cui ho provato a fare irruzione il primo giorno, spaventando a morte l'inquilina.
uno è quello con il passeggino davanti alla porta.
uno è quello della vicina ideale. l'ho capito uno dei primi giorni, quando fuori dalla sua porta ho visto un paio di scarpe da corsa. e non un paio qualsiasi, bensì un paio di brooks, che è anche la marca delle mie scarpe da corsa.
in queste settimane ho intravisto la vicina ideale una manciata di volte, e mai in tenuta da running. solo ogni tanto comparivano le sue scarpette e io, ogni volta che le vedevo, mi ripromettevo di suonare al suo campanello e presentarmi. ogni tanto lasciavo fuori dalla porta le mie scarpe, perché le vedesse e provasse la stessa sorellanza.
poi, vuoi per pudore, vuoi per paura di disturbare, per la fretta, per timidezza... non l'ho mai fatto.
ieri però l'ha fatto lei. ha suonato al nostro campanello per chiedere in prestito una scaletta per cambiare una lampadina. e io, oltre alla scaletta, le ho riversato addosso un sacco di domande: corri? quanto? dove? la maratona? anch'io mi sto allenando. sei iscritta a una società? quale? usi integratori?
stavo per chiederle se facesse esercizi per il core o di potenziamento per le gambe quando ha detto di non potersi intrattenere oltre.
mi sa che io non ho fatto la figura della vicina ideale.

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